COMUNICATO STAM – FIBD 2025 – Lunedì 10 novembre 2025
COMUNICATO STAMPA
Lunedì 10 novembre 2025
Al termine di un bando di gara senza suspense, sabato 8 novembre l’associazione FIBD ha reso nota la sua scelta, riattribuendo alla società 9e Art+ il ruolo di organizzatore per altri 9 anni.
Il FIBD dimostra una volta di più la sua incapacità di ascoltare il mondo del fumetto, che da mesi rifiuta in modo massiccio di ridar fiducia a questa società e al suo dirigente, Franck Bondoux, per ragioni già ampiamente esposte.
Pur non ignorando completamente i rischi legati alla sua scelta, il FIBD ha creduto di potersela cavare con una piroetta, chiedendo a 9e Art+ di collaborare con la Cité de la bande dessinée, l’altro finalista del bando di gara. In realtà è il contrario che accade; in seguito a un comunicato rilasciato dai pubblici poteri locali, è infatti la Cité che è costretta ad associarsi a 9eme Art+, nonostante Vincent Eches, direttore della Cité, avesse manifestato per iscritto la sua opposizione a questa alleanza contro natura. La ripartizione dei poteri in una struttura composta da 9e Art+, il FIBD e la Cité sarebbe inevitabilmente a sfavore di quest’ultima.
Il FIBD dimostra quindi ancora una volta di non tener in nessun conto l’opinione altrui ed è proprio 9e Art+, e solo 9e Art+, che esercita in questo modo un controllo assoluto sul festival. Si tratta di un’evidente appropriazione, motivata da interessi privati, di un evento che da tempo è di interesse collettivo, nonostante il parere di Delphine Groux, presidente del FIBD.
I partner pubblici (ad eccezione dello Stato) hanno ritenuto opportuno approvare questo cocktail esplosivo senza consultare l’interprofessione, dando credito alla promessa fatta da Franck Bondoux di ritirarsi dalla direzione del festival dopo l’edizione 2027. In questo non tengono conto del fatto che Franck Bondoux è proprietario della società 9e Art+, della società Partnership Consulting (responsabile delle partnership commerciali) e del marchio 9e Art+, un marchio diventato radioattivo per gran parte della professione, tanto quanto il suo dirigente. Il 25 settembre Franck Bondoux ha inviato ai partner pubblici una lettera minacciosa in cui li avverte che, se 9e Art+ non sarà riconfermata, li citerà in giudizio per annullare la procedura e chiedere un risarcimento danni.
Questa conclusione programmata pone il festival in una situazione esplosiva.
Mai come ora è così concreto il pericolo di veder scomparire la più importante manifestazione dedicata al fumetto. Con la sua gestione del bando di gara, nei fatti poco più di una parodia, il FIBD minaccia l’esistenza stessa dell’evento che pretende proteggere.
Di conseguenza, il S.E.A. denuncia il risultato di questo bando di gara, viziato da una deliberata opacità e dal rifiuto delle regole che garantiscono l’imparzialità del suo svolgimento. Il S.E.A. chiede l’immediata invalidazione di un risultato insincero e invita i pubblici poteri a riunire l’intera professione per attuare una profonda riforma del festival e un cambiamento radicale nella sua governance.
Il S.E.A. chiede le dimissioni di Delphine Groux, la cui irresponsabilità e le cui ostruzioni hanno bloccato dall’inizio alla fine il dialogo che i rappresentanti degli artisti e delle case editrici hanno cercato di avviare.
Il S.E.A. chiede la scomparsa di 9e Art+ e che il suo personale venga assunto dalla futura struttura che si occuperà di organizzare il festival.
Il S.E.A. avverte infine che se la parola degli artisti e delle case editrici non sarà considerata con tutta la serietà che merita, le conseguenze saranno gravi e probabilmente irreversibili. A partire dal 2026. Poi nel 2027. E forse per sempre. Numerose case editrici del S.E.A. hanno già annullato i loro stand per l’edizione 2026; altre si uniranno presto a loro.
Mettiamo fine al disprezzo e ai rinvii. Il mondo del fumetto, in tutte le sue componenti, non sopporterà più a lungo che il festival che lo rappresenta non ascolti la rabbia che esprime da anni. Urge tornare alla ragione!
Il Syndicat des Éditeurs Alternatifs